In occasione della Giornata mondiale della Terra l’Archivio di Stato di Cosenza ha voluto porre l’accento sul rapporto dell’uomo con la natura dedicando questo appuntamento alle sorgenti d’acqua naturali, in particolare agli effetti e ai benefici delle acque termali e alla ricerca di soluzioni idonee per la loro salvaguardia. La stazione termale più importante della Calabria, oggi nota col nome di Terme Luigiane, per il patrocinio ricevuto dal principe Luigi Carlo di Borbone, è ubicata sulla costa nord-occidentale della Calabria e si estende sui comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese in provincia di Cosenza, immersa tra boschi rigogliosi, nell’ampia vallata del torrente Bagni, vicinissima al mare, le cui acque benefiche da secoli sono efficaci nella cura degli infermi. Nel 1873 l’Ispettore Forestale Quaranta la definisce una delle migliori stazioni termominerali d’Italia. Nel descrivere i luoghi l’Ispettore evidenzia le criticità derivanti dai continui dissodamenti e disboscamenti che a suo avviso porterebbero alla diminuzione del volume delle acque e all’alterazione dei suoi componenti. Presenta quindi un progetto di difesa delle sorgenti con rimboschimenti, imbrigliamento dei burroni, scioglimento delle quotizzazioni dei terreni posti sopra le sorgenti e una diga a protezione delle medesime, sostenendo che la macerazione del lino nel fiume dei bagni è la principale causa di febbri, malattie nervose e tifoidee. I terreni di Guardia Piemontese e dintorni sono ricchi di zolfo e di altri svariati minerali quali gesso, salgemma, “micche alluminose” solfuri di ferro e carboni fossili: tutto ciò spiega la presenza di rivoli e sorgenti d’acqua minerale anche in altre località quali Scalea, Fuscaldo e Fagnano e soprattutto la dovizia di sorgive termo-minerali in Guardia. (ASCS, Demani comunali, comune di Acquappesa, b. 3, fasc. 22)
Degli effetti benefici delle acque termali di Guardia si ha testimonianza da sempre nella storia del nostro territorio. Proponiamo un documento notarile della seconda metà del settecento, la dichiarazione di alcuni medici che, constatata l’inefficacia dei medicamenti somministrati per la cura dell’artrite reumatica, consigliano ad una Suora i “Bagni minerali della Guardia”, efficacissimi nella cura della malattia.
Rende, 27 febbraio 1778 - I dottori fisici d. Michele Pittò, d. Michele Maria Belmonte e il Rev.do Antonio Idari della terra di Rende, in provincia di Calabria Citra, medici del Venerabile Monastero di Santa Chiara a Rende, dichiarano che la monaca professa suor Maria Raffaela Vercillo da più tempo soffre di artrite reumatica “(…) che oggi sotto nome di Anchilosi chiamasi” e attualmente si trova “in uno stato deplorabile essendosi confinata sul letto a segno tale che per fare i suoi bisogni c.r. è necessitata d’esser presa ed aggiutata d’altra monica (…)”. Considerando che i medicamenti si sono rivelati inefficaci i medici consigliano il trasferimento della suora ai “Bagni minerali della Guardia” , dove si ha notizia che molti infermi provenienti da diversi luoghi e sofferenti della stessa malattia, hanno avuto grandi benefici. (ASCS, Not. Giovanni Antonio Monaco, Rende, 1778, c.v. 60)
Informazioni Evento:
Data Inizio: 22 aprile 2020
Data Fine: 30 maggio 2020
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Cosenza, Archivio di Stato di Cosenza
Indirizzo: via Gian Vincenzo Gravina, 12 87100 - Cosenza (CS)
Telefono: +39 0984791790
E-mail: as-cs@beniculturali.it mbac-as-cs@mailcert.beniculturali.it